Impatti sulla Pietra d’Istria

Parlare del patrimonio architettonico di Venezia senza cadere nel già detto e nell’ovvietà della città più bella del mondo, non è cosa facile. Discutere su come monitorare e preservare tale patrimonio in relazione all’inquinamento atmosferico e ai cambiamenti ambientali, è forse ancor più complicato.

All’interno di Venezia2021 e nello specifico all’interno della quinta tematica, vi è una specifica linea di ricerca che ha come scopo quello di “costruire specifiche strategie d’intervento per la conservazione del patrimonio culturale”.

Poco tempo fa abbiamo pubblicato l’interessante intervista alla professoressa Elisabetta Zendri e alla dottoressa Laura Falchi del Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica di Cà Foscari, che ci hanno parlato delle attività svolte in merito alla valutazione della vulnerabilità dell’edificato soggetto all’azione della risalita dell’acqua lagunare. Un insieme di tecniche innovative per riconoscere il danno, proporre interventi e programmare la salvaguardia dell’inestimabile patrimonio veneziano.

L’articolo che oggi vi presentiamo propone il sistema di monitoraggio non invasivo citato nel video, che permetterà una più agevole e sistematica raccolta di dati per una gestione più accurata del patrimonio architettonico della città lagunare.

Buona lettura e buona visione per chi non avesse ancora visto il video!