SEDIMENTI, INQUINAMENTO CHIMICO E INTERAZIONE CON GLI ORGANISMI LAGUNARI
Linea 4.1 Modellistica della catena trofica
Obiettivo: creare uno strumento che permetta di svolgere un’analisi quantitativa degli effetti multipli causati da fattori naturali e antropici sulla capacità della laguna di produrre servizi e beni ecosistemici. Sviluppare e calibrare un modello innovativo, dinamico e spazialmente esplicito della rete trofica lagunare da integrare con risultati di modellistica biogeochimica e morfo-dinamica
Principali risultati:
- Sviluppo di un modello dinamico e spazialmente esplicito dell’ecosistema lagunare descritto attraverso la rete alimentare
- Rappresentate le dinamiche lagunari di Atherina boyeri e Sparus aurata, che sono importanti specie bersaglio della pesca, e dei signatidi, che sono legati all’habitat a fanerogame
- Produzione di indicatori di ecosistema che risultano utili nella valutazione dello stato di salute lagunare
- Analisi ad alta risoluzione dell’ecosistema lagunare e verrà per valutare effetti di scenari di regolazione della laguna
Il mantenimento della biodiversità e dello stato di salute degli ecosistemi è un fondamentale obiettivo della collettività (che rientra negli UN-SDGs) e che è incluso in molti regolamenti che regolano gli interventi antropici. Per la gestione degli ecosistemi è necessario l’utilizzo di strumenti (decision support tools) che consentano di valutare gli effetti delle attività umane sull’ambiente (es. pesca, cambiamenti climatici, apporto di nutrienti, modifiche all’habitat), i processi naturali e i servizi ambientali forniti (es. prodotti ittici, riciclo dei nutrienti).
L’attività di Linea ha sviluppato un modello dinamico e spazialmente esplicito dell’ecosistema lagunare descritto attraverso la rete alimentare rappresentata da 36 gruppi funzionali che includono il plancton, i produttori primari, il macro-zoobentos, la componente nectonica e l’avifauna. Le attività di sfruttamento delle risorse lagunari rappresentate sono la pesca artigianale, la pesca ricreativa e raccolta delle vongole. Il modello ecosistemico 2D della laguna è sviluppato utilizzando Ecopath with Ecosim and Ecospace (EwE, www.ecopath.org) su un grigliato di 250m di lato e implemetato grazie ad una consistente raccolta ed integrazione di dati raccolti in laguna nel corso degli anni da diversi Enti ed Istituzioni. Il sistema di informazioni raccolte include variabili ambientali e antropiche che influenzano la distribuzione delle specie rappresentate. Sono state impostate le forzanti principali per il modello, ovvero tutte le serie temporali disponibili di produzione primaria, densità di uccelli piscivori e capacità di pesca per il periodo indicativo 2000-2018. Sono stati anche inseriti alcuni driver ambientali spazializzati (mappe) modificabili attraverso una routine denominata habitat capacity. In particolare, sono state integrate nel modello la mappa aggiornata di profondità (2003), tempi di residenza e di temperatura desunte dalla Linea 1.3. Esse rappresentano l’interfaccia con il mondo biogeochimico-idrodinamico e consentono di includere nella dinamica del modello alcuni effetti non trofici su alcuni gruppi funzionali principali.
La calibrazione del modello si è basata sulla modifica di alcuni parametri fondamentali relativi alle interazioni tra prede e predatori, e attraverso diverse simulazioni di calibrazione è stato ottenuto il set di parametri che consente le migliori capacità di riproduzione dei dati. I dati di produzione ittica provenienti da mercato e le catture per unità di sforzo sono state successivamente utilizzate per la validazione del modello nel tempo e nello spazio. Il modello mostra buone capacità di rappresentare le dinamiche lagunari di Atherina boyeri e Sparus aurata, che sono importanti specie bersaglio della pesca, e dei signatidi, che sono legati all’habitat a fanerogame. I risultati del modello 2D sono stati utilizzati per produrre indicatori di ecosistema che potrebbero risultare utili nella valutazione dello stato di salute lagunare. Il modello si presta quindi ad una analisi ad alta risoluzione dell’ecosistema lagunare e verrà utilizzato per valutare effetti di scenari di regolazione della laguna anche attraverso la valutazione di indicatori.
Linea 4.2 Servizi ecosistemici e gestione dell’ambiente lagunare
Obiettivo: servizi ecosistemici (SE) forniti dall’ambiente lagunare, ovvero sul contributo offerto dall’ecosistema lagunare al benessere della società
Principali risultati:
- Esplorata la possibilità di utilizzare i SE ai fini della definizione di una nuova zonazione che possa essere utilizzata per scopi gestionali
- Riscontrata una concordanza tra indicatori funzionali di stato ecologico e sostenibilità dei SE, a supporto della potenziale applicazione di questo approccio a supporto della definizione/implementazione delle strategie gestionali in ambiente lagunare
- Ottenuta la stima della disponibilità a pagare dei rispondenti per un’ipotetica politica regionale di miglioramento della qualità ambientale dell’ecosistema lagunare ottenere la stima della disponibilità a pagare dei rispondenti per un’ipotetica politica regionale di miglioramento della qualità ambientale dell’ecosistema lagunare di Venezia. Il valore economico totale complessivo stimato è compreso tra 143-167 euro per nucleo familiare
- Ottenuta anche la valutazione economica dei singoli SE considerati: servizi di habitat (pari al 44,11% del valore complessivo stimato), servizi culturali (33,80% del valore complessivo) e i servizi di regolazione (22,09% del valore economico complessivo stimato)
La Linea di ricerca si focalizza sui servizi ecosistemici (SE) forniti dall’ambiente lagunare, ovvero sul contributo offerto dall’ecosistema lagunare al benessere della società. L’uomo, infatti, trae una serie di benefici dal funzionamento ecologico della laguna, che vanno dal mantenimento di una buona qualità ambientale, attraverso processi di purificazione delle acque, attenuazione dei fenomeni erosivi e mitigazione dei cambiamenti climatici, fino allo svolgimento di attività produttive come pesca e venericoltura, e ricreative, primo fra tutti il turismo, ma anche diportismo, educazione ambientale e attività tradizionali.
Il lavoro svolto su Servizi ecosistemici e stato ecologico dell’ecosistema lagunare, nel corso dell’ultimo anno, è consistito nell’analisi dei dati di mappatura dei servizi ecosistemici (SE), raccolti nelle precedenti fasi progettuali, concentrandosi, in particolare, sulla relazione tra SE e stato ecologico, definito ai sensi della Direttiva Acque come “espressione della qualità di struttura e funzionamento degli ecosistemi acquatici”. I risultati evidenziano una scarsa correlazione tra SE e stato ecologico. Ciò potrebbe, almeno in parte, essere ricondotto al fatto che le unità spaziali utilizzate nell’ambito della Direttiva non colgano a pieno le differenze ecologiche che sono alla base del pattern di distribuzione dei SE in laguna, nonché alla natura “strutturale” degli indicatori di stato ecologico monitorati. É stata dunque esplorata la possibilità di utilizzare i SE ai fini della definizione di una nuova zonazione che possa essere utilizzata per scopi gestionali (figura). Utilizzando questo tipo di zonazione, è stata riscontrata una concordanza tra indicatori funzionali di stato ecologico e sostenibilità dei SE, a supporto della potenziale applicazione di questo approccio a supporto della definizione/implementazione delle strategie gestionali in ambiente lagunare.
Per quanto riguarda la valutazione economica dei servizi ecosistemici, a gennaio 2021 è stato somministrato un questionario di analisi congiunta, utilizzando il metodo CAWI, a un campione di residenti nella Regione del Veneto stratificato per sesso, età, educazione e reddito. Sono stati ottenuti 517 questionari completi e ben distribuiti tra le province del Veneto che hanno permesso di ottenere la stima della disponibilità a pagare dei rispondenti per un’ipotetica politica regionale di miglioramento della qualità ambientale dell’ecosistema lagunare di Venezia. Il valore economico totale complessivo stimato è compreso tra 143-167 euro per nucleo familiare a seconda del modello utilizzato. Il valore economico totale aggregato stimato per la politica ipotizzata nell’indagine, che si sostanzia in una pluralità di azioni e misure che permettono il miglioramento, ripristino e conservazione dei SE della laguna di Venezia, è pari a circa 342 milioni di euro l’anno. In aggiunta al valore economico aggregato per la politica, il metodo dell’analisi congiunta permette di ottenere anche la valutazione economica dei singoli SE considerati: servizi di habitat (pari al 44,11% del valore complessivo stimato), servizi culturali (33,80% del valore complessivo) e i servizi di regolazione (22,09% del valore economico complessivo stimato).
La ricerca ha poi prodotto una verifica del trattamento dei principali SE lagunari negli strumenti di pianificazione, programmazione e regolazione vigenti, evidenziando la cosiddetta “domanda normata” di SE. Rispetto a questa, lo studio ha valutato la domanda espressa per alcune specifiche attività (pesca artigianale, sportiva, caccia, nautica ricreativa e a servizio del turismo, ecc.) che si svolgono in laguna, mostrando le forti interazioni positive e negative nella fornitura di “SE mediati” e “diretti”. La ricostruzione del quadro degli attori che presidiano alcune attività, cioè i beneficiari di SE, consente di avanzare alcune ipotesi sul possibile loro coinvolgimento in una proposta di PES (Payment for Ecosystem Services), che interverrebbe ad integrazione di strumenti normativi più tradizionali.