MOSE e metilmercurio: un rischio per la Laguna di Venezia

Carla Pereira-Garcia a,*,1, Andrea G. Bravo a,1,2, Claudia Cosio b, Andrea Gallorini c,
Simone Leoni d, Daniele Cassin d, St´ephane Gu´edron e, Thierry Adatte f, Miguel Cabrera-Brufau a,
Olga S´anchez g, Silvia G. Acinas a, David Amouroux h, Roberto Zonta d, Janusz Dominik d,
Jean-Luc Loizeau c

a Departament de Biologia Marina i Oceanografia, Institut de Ciencies del Mar, ICM-CSIC, 08003 Barcelona, Catalunya, Spain; b Universit´e de Reims Champagne Ardennes, UMR-I 02 INERIS-URCA-ULH SEBIO, Unit´e Stress Environnementaux et BIOsurveillance des milieux aquatiques, Reims, France; c Department F.-A. Forel for Environmental and Aquatic Sciences, and Institute for Environmental Sciences, University of Geneva, Geneva, Switzerland; d Istituto di Scienze Marine, Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISMAR-CNR), Castello 2737/F, 30122 Venezia, Italy; e University of Grenoble Alpes, Univ. Savoie Mont Blanc, CNRS, IRD, IFSTTAR, ISTerre, 38000 Grenoble, France; f Institute of Earth Sciences (ISTE), University of Lausanne, 1015 Lausanne, Switzerland; g Departament de Genetica i Microbiologia, Facultat de Biociencies, Universitat Autonoma de Barcelona, 08193 Bellaterra, Spain; h Institut des Sciences Analytiques et de Physico-chimie pour l’Environnement et les Mat´eriaux, CNRS/UNIV Pau & Pays Adour, Pau, Fr

MOSE e metilmercurio: un rischio per la Laguna di Venezia

Il sistema MOSE, fondamentale per proteggere Venezia dalle inondazioni, potrebbe avere un effetto collaterale inatteso: l’aumento delle concentrazioni di metilmercurio, una sostanza tossica per l’ambiente e la salute umana.

Quando le barriere del MOSE chiudono la laguna, il ricambio d’acqua si riduce, portando a una diminuzione dell’ossigeno disciolto. Queste condizioni favoriscono la formazione di metilmercurio nei sedimenti, specialmente nei mesi caldi. Recenti studi hanno evidenziato un incremento di questa sostanza nelle acque sovrastanti i sedimenti durante simulazioni di chiusure prolungate del MOSE.

Il metilmercurio, altamente tossico, si accumula nella fauna ittica, rappresentando un rischio per la catena alimentare e per la salute umana attraverso il consumo di pesce e molluschi. Gli effetti sono più pronunciati in aree confinate della laguna, come quelle vicine al Canale Osellino.

È fondamentale implementare un monitoraggio continuo e valutare l’impatto delle chiusure del MOSE, soprattutto in un contesto di cambiamenti climatici e temperature crescenti. Soluzioni come una gestione adattiva del sistema e ulteriori studi scientifici possono aiutare a mitigare questi rischi, garantendo un equilibrio tra la protezione di Venezia e la salute del suo ecosistema unico.